COL CORPO CAPISCO #1
Coreografia Adriana Borriello
Con Adriana Borriello, Donatella Morrone, Ilenia Romano
Musica Roberto Paci Dalò
Produzione Compagnia Adriana Borriello, Atacama (con il contributo del MiBACT), in co-produzione con Orizzonti Festival, Giardini Pensili e Spazio Aereo Venezia.
Col Corpo Capisco non è solo un titolo, ma una dichiarazione, un manifesto, un modo di stare al mondo.
Cuore del lavoro è la trasmissione da corpo a corpo attraverso il movimento – la sua lingua, la sua pratica – il cui strumento principe è il sentire: nella ricerca della perfetta aderenza al qui e ora, l’interezza dell’esserci si perde nel sempre e ovunque. Il movimento come arte dell’impermanenza parla con le parole del Tempo e dello Spazio, e in essi imprime, plasma, scolpisce, dà forma all’invisibile.
La danza, essenza dell’atto “inutile” che riflette su se stesso, diventa medium di conoscenza della non-conoscenza, la sapienza del corpo, dell’esserci.
Qui la danza è musica del movimento e la musica è danza dei suoni, territorio comune il corpo.
In scena tre persone: due giovani danzatrici e me – corpo/matrice il mio, corpi/ricettori (poi a loro volta creatori) gli altri.
Su richiesta è disponibile il video integrale dello spettacolo.
COL CORPO CAPISCO #2
Coreografia Adriana Borriello
Con Adriana Borriello, Donatella Morrone, Ilenia Romano, Cinzia Sità
Musica Roberto Paci Dalò
Luci Marciano Rizzo
Costumi Morfosis
Produzione Compagnia Adriana Borriello, Atacama (con il contributo del MiBACT), in collaborazione con Spazio Aereo Venezia
Col Corpo Capisco non è solo un titolo, ma una dichiarazione, un manifesto, un modo di stare al mondo. Al centro del progetto modulare la trasmissione da corpo a corpo, dunque il sentire, la comunicazione empatica. La danza, essenza dell’atto “inutile” che riflette su se stesso, diventa medium di conoscenza della non-conoscenza, sapienza del corpo, dell’esserci.
Il primo movimento, Col Corpo Capisco #1, costituisce la partitura originaria che raccoglie i fondamenti della prassi e funge da tema.
Col Corpo Capisco #2 è la prima variazione generata dalla “visita” di una quarta interprete che, nel confrontarsi con la scrittura coreografica del tema, apre a nuovi quesiti e obbliga a una ri-generazione, una ri-scrittura della partitura originaria. Qui la danza è insieme l’atto e la sua contemplazione, il creativo che diviene ricettivo, e viceversa; qui il corpo è sostanza elementare, spazio-tempo che si materializza e s’incarna in forme visive e sonore, è timbro e risonanza che tocca l’altro e svela l’invisibile, l’inudibile, l’indicibile.
Su richiesta è disponibile il video integrale dello spettacolo.
DUO GOLDBERG
coreografia e danza Adriana Borriello
pianoforte Gilda Buttà
musica Johann Sebastian Bach, Goldberg Variations
consulenza musicale per la coreografia Giovanni Bacalov
disegno luci Giovanni Marocco
assistente alle prove Valeria Diana
costumi Morfosis
produzione Compagnia Adriana Borriello, Atacama Onlus
in collaborazione con Napoli Teatro Festival, AMAT & Civitanova Danza, DanceHaus, Lavanderia a Vapore / Piemonte dal Vivo
Mi sono decisa a compiere il passo. Affronto la musica di Johan Sebastian Bach.
Forme perfette entro cui scorre il puro flusso della vita e la trascende. Affonda nell’umano e rivela l’oltre, la perfezione che si cela nell’attenta cura del piccolo: dettaglio su dettaglio, la trama di suoni ordita con rigore assoluto dentro la regola esplorata fino ai suoi confini estremi, penetra nei luoghi più remoti dell’essere e svela le sua essenza. Divina.
Eccoci qua, le Variazioni Goldberg e la mia danza. Faccia a faccia. Mi lascio abitare da quei suoni a partire dal corpo che, a questo punto, è tutta me. E scrivo le mie variazioni, incorporando quelle di Bach.
In scena c’è un’altra incorporazione: Gilda che suona. Faccia a faccia anche noi. Entrambe di fronte a Bach e le sue variazioni.
Lei, la musicista, incarna l’udibile – invisibile. Io, la danzatrice, suono il visibile – inudibile.
Su richiesta è disponibile il video integrale dello spettacolo.
LA CONOSCENZA DELLA NON CONOSCENZA .01,02,03…
Lecture performance in forma di struttura di improvvisazione
A cura di Adriana Borriello
Con Adriana Borriello e Donatella Morrone/Ilenia Romano/Rossana Damiani
Produzione AB Dance Research
Nell’alternanza tra verbo e corpo, scivolando, saltellando, rimbalzando continuamente dalla parola al movimento – e viceversa – e dalla descrizione letterale all’evocazione poetica, si dipana il filo del discorso.
Vi conduco così dentro i fondamenti del mio lavoro, del “movimento come lo vedo io”, nelle mie pratiche e nelle questioni che le muovono, ne derivano, le identificano.
Dispiego gli strumenti – quelli fondamentali, almeno – con cui mi piace giocare quando creo, gli stessi che metto a disposizione degli altri quando insegno.
Qui, in compagnia di un’altra danzatrice, condividiamo il nostro gioco col pubblico, esplicitando le sue regole e i suoi strumenti, così, semplicemente. Ma il gioco si rivela nell’attuazione, ogni volta uguale, ogni volta diverso, ogni volta nuovo, oltre e dentro le norme che lo regolano.
La progressione numerica alla fine del titolo testimonia l’unicità di ogni performance, indica il numero di replica che, da 01 in poi, cresce a ogni attuazione.
AB
Su richiesta è disponibile il video di una performance.